Magnifiche giulie

Montagne ardite con un'atmosfera cosmopolita

Le Alpi Giulie si estendono in territorio italiano e in parte in quello sloveno. Possiamo pertanto dividerle in Occidentali (le prime) e Orientali le altre.
 
Le italiane, che rispetto alle slovene sono più ripide e inaccessibili, si innalzano nell'area posta tra il corso del fiume Fella (affluente del Tagliamento) e quello dell'Alto Isonzo. Sono caratterizzate dall'imponenza delle pareti calcareo - dolomitiche e dalla selvaggia natura del territorio sul quale sorgono. Quest'ultimo è ricco di varietà morfologiche, fluviali, glaciali e carsiche. Alle poderose pareti giulie si succedono sommità cosparse di cenge erbose alternate a balze rocciose compatte o, al contrario, addirittura friabili.
 
Le cime principali superano i 2500 metri, non oltrepassandone mai i 2800. Quattro elevazioni, con le selve di vette che le circondano e che rappresentano altrettanti Gruppi, troneggiano nelle Giulie Occidentali: il Mangart (2.668 m.) , il Jof Fuart (2.666 m.) , il Jof di Montasio (2.753 m.) e il Canin (2.587 m.). Quest'ultimo, inoltre, - un massiccio carbonatico - costituisce una delle aree di maggior interesse internazionale per gli studiosi di carsismo. Su queste montagne si sono scritte grandi pagine di alpinismo.
 
Altra caratteristica di tutte le Giulie sono i fondovalle che, pur non raggiungendo quote elevate in assoluto (600-800 mt.), mantengono in inverno un clima piuttosto rigido. Esso è dovuto all'inversione termica provocata dal costante afflusso di correnti fredde nord orientali (vento burano) che dalle regioni siberiane e danubiane raggiungono la zona. Proprio i fondovalle posti a quote relativamente basse rispetto alle cime danno origine spesso a dislivelli altimetrici notevoli che in alcuni casi sfiorano i 2000 metri. Questo, nel lontano passato, ha determinato un'affluenza sportivo-turistica minima e l'esclusiva presenza di soli alpinisti più che motivati e volenterosi.
programma MAB UNESCO

riserva della biosfera delle alpi giulie

Il Programma "L'uomo e la biosfera", Man and the Biosphere - MAB, è un programma scientifico intergovernativo avviato dall’UNESCO nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.

La Riserva di Biosfera Alpi Giulie Italiane è stata istituita nel giugno 2019 e comprende il territorio di 11 Comuni dell'ambito montano del Friuli Venezia Giulia: Artegna, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Montenars, Resia, Resiutta, Taipana e Venzone.

Nata su iniziativa del Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, comprende un'area di oltre 700 kmq che scende dai Monti Montasio e Canin fino al limite nord della Pianura friulana. È un crocevia di natura e cultura, ricchissimo di specie, habitat e paesaggi, posto al confine fra il mondo latino e quello slavo.

La  Riserva della Biosfera delle Alpi Giulie è stata istituita nel giugno 2019 e si trova nella parte nord-orientale del Friuli-Venezia Giulia.

Comprende il territorio di 11 Comuni fra cui Artegna, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Montenars, Resia, Resiutta, Taipana e Venzone.

Si estende lungo il confine della Riserva MAB UNESCO delle Alpi Giulie slovene, istituita nel 2003, che comprende il Parco nazionale del Triglav.

Le due riserve costituiscono una cerniera tra i paesaggi, gli ecosistemi e le differenti culture nonché un luogo d’incontro tra il mondo latino e quello slavo caratterizzati da millenni di interazione culturale.

Punto di arrivo

La destinazione turistica del Tarvisiano si trova in Friuli Venezia Giulia, al confine con Austria e Slovenia

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